Internazionale
Paesi Bassi: il governo vuole regolare il vuoto legale dei coffeeshop

I ministri olandesi hanno avviato un progetto sperimentale quadriennale in alcuni distretti dei Paesi Bassi per valutare i requisiti per la fornitura di cannabis a caffetterie.
Il governo olandese intende quindi inquadrare legalmente la commercializzazione della cannabis, cosa che, nonostante sia tollerata nei Paesi Bassi, è illegale.
Ci sono più di 570 stabilimenti olandesi dedicati alla commercializzazione della cannabis, distribuiti in 103 città distrettuali del paese (i Paesi Bassi sono costituiti da 380 distretti).
Nonostante la tolleranza concessa per diversi anni dalle autorità per la vendita di cannabis al pubblico a determinate condizioni, la fornitura di questi stabilimenti in stock non era legalmente consentita, il che ha creato un mercato di produzione e vendita all'ingrosso illecito. cannabis nei Paesi Bassi.
Il progetto pilota si svolge in 10 distretti
Questa fase pilota del progetto pilota coprirà fino a 10 distretti, che saranno scelti in base alla posizione e alle dimensioni, ed esaminerà gli impatti sulla salute pubblica, la criminalità, la sicurezza pubblica e altri problemi che potrebbero sorgere.
Un comitato consultivo indipendente esaminerà e definirà i criteri di selezione distrettuale, i metodi di coltivazione e i sistemi di supervisione e ispezione entro la fine di maggio di quest'anno.
Il progetto di legge, necessario per aggirare i vincoli legali del Convenzione del 1988 contro il traffico illecito di stupefacenti e sostanze psicotrope, sarà presentato al Parlamento entro l'estate 2018. La versione preliminare della nuova legge è già stata inviata a diversi soggetti interessati, come l'Associazione dei Comuni, la Procura Generale e il Consiglio della Magistratura. La legge sarà inoltre accompagnata da un decreto normativo che stabilisce requisiti specifici per quanto riguarda la coltivazione e la vendita di cannabis.
I risultati di questo progetto sperimentale saranno valutati indipendentemente.
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Foto in primo piano: Sonya Yruel / Drug Policy Alliance
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[Disclaimer: tieni presente che questo testo è stato originariamente scritto in portoghese ed è tradotto in inglese e in altre lingue utilizzando un traduttore automatico. Alcune parole potrebbero differire dall'originale e potrebbero verificarsi errori di battitura o errori in altre lingue.]____________________________________________________________________________________________________
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Sono uno dei direttori di CannaReporter, che ho fondato insieme a Laura Ramos. Vengo dall'isola unica di Madeira, dove attualmente risiedo. Mentre ero a Lisbona alla FCUL studiando Ingegneria Fisica, sono stato coinvolto nella scena nazionale della canapa e della cannabis, avendo partecipato a diverse associazioni, alcune delle quali sono ancora membro. Seguo l'industria globale e in particolare i progressi legislativi relativi ai diversi usi della cannabis.
Sono contattabile via email all'indirizzo joao.costa@cannareporter.eu
