La Corte costituzionale spagnola (TC) dichiarato incostituzionale, all'unanimità, la legge sull'associazione di cannabis. Il diploma 13/2017 era stato approvato dal parlamento catalano nel giugno dello scorso anno con una buona maggioranza, ma il TC ha ora interpretato che questa legge invade i poteri nazionali, fondamentalmente in materia penale, come nel caso dello Stato.
Nella decisione sono state osservate diverse somiglianze con le regole della Navarra e dei Paesi Baschi, approvate nel 2014 e nel 2017, e anch'esse dichiarate incostituzionali. Il TC ha inoltre chiarito che "sebbene la cannabis contenga elementi o principi attivi suscettibili di applicazione terapeutica, non è, in senso stretto, una droga o un farmaco, ma una sostanza classificata come controllata". Di conseguenza, secondo l'articolo 149.1.6 della Costituzione, la regolamentazione di queste sostanze deve essere nelle mani dello Stato, che è responsabile in materia penale per i reati relativi alle sostanze controllate.
La Confederation of Cannabis Associations ha già emesso un comunicazione sulla posizione adottata dal TC, dove è possibile leggere che le politiche proibizioniste “hanno creato un ambiente in cui l'attuazione di politiche di sanità pubblica efficienti è impossibile”. L'istituzione denuncia la situazione di precarietà per i quattromila dipendenti del settore, a seguito della decisione che “crea un ambiente che rende difficile conoscere e applicare politiche volte a minimizzare i rischi per la salute pubblica e ridurre i danni derivanti dal consumo di cannabis in Catalogna. ".
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Foto in primo piano: DR