Il governo maltese ha introdotto un regolamento per autorizzare l'autocoltivazione e i cannabis club come mezzo di accesso per gli utenti adulti della pianta. Malta si unisce così al Lussemburgo e alla Svizzera nella “corsa” alla legalizzazione e potrebbe diventare il primo, secondo o terzo Paese europeo a regolamentare l'autocoltivazione e l'uso da parte degli adulti della cannabis.
Owen Bonnici, Ministro per l'Uguaglianza, la Ricerca e l'Innovazione del Paese annunciato su Twitter che il governo approverà un regolamento per consentire l'accesso alla cannabis per gli over 18, attraverso l'autocoltivazione e i cannabis club. “La nuova legge per un uso responsabile della cannabis porterà un vero cambiamento. La riforma in 20 punti mira a frenare il mercato nero e il traffico illegale fornendo percorsi regolari, soggetti a rigorose limitazioni legali, per le persone che usano cannabis in modo responsabile", ha scritto.
Le misure annunciate dal governo includono la depenalizzazione del possesso fino a sette grammi per uso personale, la coltivazione fino a quattro piante per famiglia e la conservazione fino a 50 grammi di fiori in casa. L'altro mezzo per accedere alla cannabis, oltre all'autocoltivazione, saranno i cannabis club senza scopo di lucro, sul modello spagnolo. Le Associazioni avranno un massimo di 500 iscritti, potendo erogare fino a sette grammi al giorno a ciascun socio, con un massimo di 50 grammi al mese.
Il progetto prevede la creazione di un'autorità di regolamentazione che manterrà un registro e rilascerà le licenze ai club. L'autorità definirà i requisiti per la coltivazione, l'essiccazione, il trasporto e la qualità della cannabis prodotta dai club. È già stato definito che il possesso di più di sette grammi sarà punito con una multa compresa tra 50 e 100 euro e che il consumo da parte di minori comporterà una multa compresa tra 300 e 500 euro.
“Vogliamo fornire un nuovo quadro in cui le persone che consumano cannabis possano coltivare piante in casa e avere accesso a un sistema regolamentato in cui possono ottenere cannabis da associazioni registrate, con un'autorità incaricata di regolamentare questo settore. Riteniamo che questo sia uno sforzo di riduzione del danno che ripagherà", ha affermato il ministro in una nota.