Hong Kong effettua il primo arresto per possesso di prodotti a base di CBD

Gli agenti della dogana di Hong Kong hanno effettuato il primo sequestro di prodotti contenenti cannabidiolo (CBD) lo scorso mercoledì 8 febbraio, dopo aver arrestato un dipendente di un centro sociale che era andato a ritirare un pacco dalla Danimarca. La confezione conteneva due bottiglie di olio di CBD, recentemente vietato a Hong Kong e considerato una sostanza pericolosa.

Il pacco, che è stato dichiarato essere olio per il corpo, è risultato contenere il prodotto vietato quando lunedì i funzionari doganali lo hanno scansionato con uno scanner ionico all'aeroporto internazionale di Hong Kong. Durante una perquisizione nell'armadietto dell'uomo, gli agenti hanno trovato due bottiglie usate dello stesso olio per la pelle al CBD, oltre a quattro grammi di fiori di cannabis, per un valore totale stimato di HK $ 5.000 (circa € 595). È stato anche scoperto un macinino di cannabis durante una perquisizione a casa del detenuto a Tseung Kwan O.

Questo episodio segna il primo arresto e sequestro di prodotti a base di CBD da quando il CBD è stato incluso nell'ordinanza sulle droghe pericolose nel 2022.

I prodotti CBD erano legali fino a quando Hong Kong non ha cambiato le sue leggi nel 2022. Nonostante le proteste di alcuni professionisti del settore e attivisti secondo cui il divieto sarebbe stato una reazione eccessiva, il divieto è entrato in vigore 10 giorni fa.

Dal 1 febbraio 2023, chiunque venga sorpreso a possedere o consumare prodotti a base di CBD a Hong Kong rischia fino a sette anni di carcere e una multa massima di 1 milione di HKD (circa 117 euro). Coloro che commercializzano o fabbricano questi prodotti rischiano sanzioni ancora più severe, fino all'ergastolo e una multa massima di 5 milioni di HKD (circa 585 euro).