L'eurodeputato portoghese, Álvaro Amaro, ha detto oggi alla Commissione Europea che in Portogallo c'è “una forte limitazione da parte dei regolamenti governativi” in relazione alla coltivazione della canapa, cosa che sta avvenendo anche in altri Paesi europei. Amaro è intervenuto questa mattina alla commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, che ha discusso la situazione della canapa nella riforma della politica agricola comune (Pac) dell'Unione europea (Ue) e la necessità di un'armonizzazione delle normative.
L'auditorium Altiero Spinneli, a Bruxelles, ha ricevuto alcuni rappresentanti della canapa in Europa, oltre all'Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze (EMCDDA) e diversi eurodeputati per presentare una panoramica della situazione della canapa in Europa. Divergenze e divergenze di opinione e di visione hanno evidenziato la necessità di un chiarimento giuridico della posizione europea riguardo a questa coltura.
L'industria della canapa soffre di "gravi vincoli burocratici"
Erano le 9 del mattino quando l'eurodeputato tedesco, Norbert Lins, presidente della Commissione AGRI, ha aperto l'incontro, durato un'ora e mezza, con un focus ben preciso: discutere di canapa e politica agricola comune europea. La discussione ha visto alcuni interventi di partecipanti ed esperti del settore. Successivamente, i parlamentari europei hanno posto alcune domande, incoraggiando la commissione ad intervenire per armonizzare un settore che soffre di forti limitazioni, soprattutto burocratiche.
Il primo ospite, Marco Fugazza, Direttore degli Affari Economici alla Conferenza delle Nazioni Unite per il Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD), ha parlato in generale della canapa come pianta polivalente, presentando le sue proprietà, il mercato della canapa e le sue potenzialità.
Successivamente, "Prodotti di cannabis a basso contenuto di THC: una panoramica e una regolamentazione" è stato esplorato da Michael Pielke, direttore ad interim della sostenibilità presso la DG AGRI della Commissione europea. Brendan Hughes, Principal Scientist ed esperto di diritto della droga presso l'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA), ha informato i presenti su "Crescita e lavorazione della canapa: potenzialità e sfide".
Sul lato più pratico, come ospiti in rappresentanza dell'industria della canapa c'erano Kate Carmody, agricoltrice e vicepresidente della Hemp Cooperative of Ireland, che ha spiegato la storia della coltivazione della canapa in Irlanda, seguita da Ardi Oja, co-fondatrice e CEO di Estonian Organic Protein, che ha parlato della storia della lavorazione della canapa in Estonia.
I vari interventi di oltre 10 membri del Parlamento europeo hanno mostrato un sostegno, in generale, alla coltivazione della canapa. Una delle principali questioni affrontate è stata la necessità di armonizzare la legislazione europea, al fine di consentire l'utilizzo dell'intero impianto, e come mezzo per ridurre gli ostacoli e le barriere burocratiche che gli operatori del settore devono affrontare.
L'eurodeputato portoghese del Partito socialdemocratico (PSD), Álvaro Amaro, ha spiegato che in Portogallo c'è “una forte limitazione da parte dei regolamenti governativi per quanto riguarda la coltivazione di questa pianta”. L'eurodeputato del PSD ha suggerito che il governo portoghese stia guidando male la promozione della canapa, unendosi ad altri membri del parlamento europeo nel chiedere alla CE di stabilire linee e linee guida per garantire che questo settore sia incoraggiato e riduca la burocrazia.
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