Internazionale
La Spagna rafforza il controllo sui cannabinoidi sintetici

La Spagna ha adottato misure per rafforzare i controlli sulle sostanze psicotrope e sui cannabinoidi sintetici attraverso un aggiornamento della Regio decreto 2829/1977. Questa misura allinea la legislazione nazionale alla Convenzione delle Nazioni Unite del 1971 sulle sostanze psicotrope, rafforzando gli sforzi nazionali e internazionali per ridurre l'abuso, il traffico illecito e i rischi per la salute associati ai nuovi composti psicoattivi.
La Convenzione delle Nazioni Unite sulle sostanze psicotrope, adottata il 21 febbraio 1971 e ratificata dalla Spagna nel 1973, impone agli Stati firmatari di applicare controlli normativi sulle sostanze psicotrope elencate. Tra queste rientrano le sostanze aggiunte agli allegati secondo quanto stabilito dalla Commissione delle Nazioni Unite sugli stupefacenti (CND). La Spagna ha recepito questo mandato internazionale a livello nazionale attraverso il regio decreto 2829/1977, che regolamenta la fabbricazione, la distribuzione, la prescrizione e la dispensazione dei farmaci psicotropi.
Per tenere il passo con la rapida evoluzione del panorama del traffico di droga e con la proliferazione di nuove sostanze psicoattive (NPS), sono necessari aggiornamenti periodici degli allegati al regio decreto 2829/1977. Questi aggiornamenti garantiscono che le sostanze recentemente identificate e soggette a controllo internazionale siano regolamentate anche dalla legislazione nazionale. Questo approccio sostiene l'impegno della Spagna nel proteggere la salute pubblica e nel rispettare gli obblighi internazionali.
Affrontare i cannabinoidi sintetici: una minaccia crescente
Nella sua 67ª sessione, la Commissione delle Nazioni Unite sugli stupefacenti ha deciso di includere diverse sostanze ad alto rischio nelle tabelle della Convenzione del 1971. Una parte importante di questo aggiornamento riguarda i cannabinoidi semisintetici, composti che imitano gli effetti del THC, ma spesso con maggiore potenza e imprevedibilità. Le sostanze recentemente regolamentate nell'Allegato II includono:
- Esaidrocannabinolo (HHC) e il suo acetato (HHC-O)
- Esaidrocannabiforolo (HHCP) e il suo acetato (HHCP-O)
- Delta 8 e Delta-9- Tetraidrocannabinolo (THCP) e acetati correlati
- Delta 8 e Delta-9-THC-C8 varianti
- Idrocannabidiolo (H4-CBD)
- Acido tetraidrocannabinolico (THCA)
Secondo la Commissione, questi cannabinoidi, sebbene strutturalmente simili al THC, non hanno usi terapeutici noti e presentano proprietà psicoattive, sollevando preoccupazioni circa la loro tossicità, il potenziale di dipendenza e gli effetti collaterali comportamentali.
Sebbene il delta-9-THCA sia un precursore biosintetico del delta-9-THC psicoattivo, è comunque motivo di preoccupazione. Dopo la decarbossilazione, solitamente tramite calore, il THCA si converte in THC attivo. Pertanto, il consumo di THCA può causare effetti psicoattivi simili a quelli della cannabis tradizionale, come vertigini, secchezza delle fauci e sbalzi d'umore. Dati questi rischi e il suo potenziale di conversione, anche il THCA è stato sottoposto a controllo normativo.
Giustificazione legale e amministrativa
L'inclusione di queste sostanze negli elenchi aggiornati si basa sull'articolo 7 della Convenzione delle Nazioni Unite del 2 ed è legalmente autorizzata dal regio decreto 1971/2829 della Spagna e dall'articolo 1977, punto 1 della Costituzione spagnola, che conferisce allo Stato la competenza esclusiva in materia di regolamentazione farmaceutica.
La riforma è in linea con i principi di buona governance, come definiti dalla Legge 39/2015 sul procedimento amministrativo. Incorpora i valori di necessità, efficacia, proporzionalità, certezza del diritto, trasparenza ed efficienza, senza imporre inutili oneri amministrativi.
Prima di finalizzare la modifica, il governo spagnolo ha effettuato una consultazione pubblica e si è coordinato con i governi regionali, tra cui Ceuta e Melilla. L'ordinanza obbliga tutti i soggetti interessati (produttori, importatori, esportatori e distributori) ad adattare le proprie attività ai requisiti di controllo aggiornati.
BOE-A-2025-8109____________________________________________________________________________________________________
[Disclaimer: tieni presente che questo testo è stato originariamente scritto in portoghese ed è tradotto in inglese e in altre lingue utilizzando un traduttore automatico. Alcune parole potrebbero differire dall'originale e potrebbero verificarsi errori di battitura o errori in altre lingue.]____________________________________________________________________________________________________
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Con una formazione professionale nel disegno tecnico CAD (2D e 3D), João Xabregas è un attivista e difensore di tutti gli usi e applicazioni della cannabis. Ha scoperto ed è entrato nel mondo della cannabis durante la sua giovinezza, dove ha maturato un interesse speciale per la coltivazione della pianta, che lo ha portato in un viaggio di autoapprendimento attraverso il mondo della cannabis che continua ancora oggi. Le sue avventure legate alla coltivazione della cannabis sono iniziate con lo stesso obiettivo di tanti altri: poter garantire la qualità ed eliminare ogni possibile rischio per la sua salute da ciò che consumava, oltre ad evitare qualsiasi tipo di dipendenza dal mercato illecito. Tuttavia, iniziò presto a vedere il mondo della cannabis e tutto ciò che ad esso era correlato con una prospettiva molto diversa. Abbraccia l'enorme passione che ha per la pianta più perseguitata al mondo e sulla quale è sempre disposto a scrivere e ad avere una bella conversazione.
