Il Consiglio dei ministri lussemburghese ha formalmente approvato, in venerdì scorso, modifiche legislative che consentono il consumo di cannabis nella sfera privata e anche la coltivazione di quattro piante per famiglia. La mossa fa parte dell'accordo di coalizione 2018-2023 del governo del Granducato, come parte di un approccio di salute pubblica che prevede l'accesso legale alla cannabis.
Il Lussemburgo è l'ultimo paese europeo a mostrare segni di progresso in termini di legislazione sulla legalizzazione della cannabis ricreativa. La normativa è curiosa in quanto si basa meno su un aspetto commerciale, ma con un focus particolare prevenzione del crimine. Il progetto stesso afferma di "implementare, d'ora in poi, un approccio diverso alla cannabis ricreativa" e mira a combattere orizzontalmente i crimini legati al traffico di cannabis.
E il progetto, che era un obiettivo dichiarato della coalizione che compone il governo, ora avanza formalmente, dopo essere stato approvato dal Consiglio di Stato venerdì scorso. La legislazione finale dovrà ancora essere pubblicata nella Gazzetta ufficiale del Lussemburgo, cosa che dovrebbe avvenire la prossima settimana.
27 misure di contrasto alla criminalità
Questo disegno di legge deriva da a riunione, nell'ottobre 2021, tra i ministri della Sicurezza interna, della giustizia, della salute, dell'istruzione nazionale, dell'infanzia e della gioventù e degli affari esteri ed europei. I Ministeri hanno presentato in una conferenza stampa congiunta un pacchetto coordinato con 27 misure relative al problema della criminalità connessa alla droga, che include la legalizzazione della cannabis.
È proprio con un approccio di riduzione del rischio e prevenzione della criminalità che questa misura rende completamente gratuito l'uso personale della cannabis, purché limitato alla sfera privata. Sarà consentito coltivare fino a 4 piante di cannabis in casa per famiglia, esclusivamente da semi.
Le sanzioni e le sanzioni relative al trasporto e al possesso di cannabis saranno depenalizzato, con un massimo di 3 grammi a persona, nonostante il divieto di consumo su strade pubbliche e la tolleranza “quasi” zero alla guida in stato di ebbrezza (il è stato stabilito un limite di 1 ng/ml di THC nel sangue).
È consentito il commercio di semi
Affinché l'entrata in vigore della legislazione sia un processo più rapido, il governo renderà anche autorizzato il commercio di semi di cannabis nel paese, spiegando che sarebbe incoerente consentire legalmente il possesso di quattro piante di cannabis in casa, e mantenere illegale l'acquisizione e il possesso delle sementi, necessarie alla coltivazione di queste piante.
Le restrizioni e le normative applicabili ai materiali di produzione di cannabis da parte delle aziende per la successiva commercializzazione non sono ancora chiare e il progetto iniziale prevedeva la creazione di un mercato che consentisse la produzione e l'acquisizione di cannabis per soddisfare i bisogni degli abitanti. Naturalmente regolati sotto il controllo statale al fine di stabilire garanzie sulla qualità della filiera produttiva e commerciale, restano da definire i processi relativi alle autorizzazioni alla produzione e all'immissione in commercio. Tuttavia, i proventi delle vendite di cannabis sono già destinati e saranno investiti principalmente in prevenzione, sensibilizzazione e cura nel vasto campo dei comportamenti di dipendenza, il che fa supporre che fioriranno nel Granducato.
Legale nella sfera privata, depenalizzato nella sfera pubblica
Il quadro normativo lussemburghese è particolarmente interessante perché è simile al modello portoghese nell'approccio al consumo e al possesso di cannabis sulle strade pubbliche, e lo stesso si può dire per reati come il traffico meno grave quando le quantità sono inferiori a quelle stabilite per legge (che in Portogallo è di 25 grammi di erba e in Lussemburgo sarà limitato a 3 grammi).
La depenalizzazione prevista per i reati di consumo, detenzione e trasporto pubblico, nonché per acquisto, quando la quantità in questione è inferiore o uguale a 3 grammi, in assenza di prove di vendita o tratta e/o altre circostanze aggravanti, essere sostituito da una sanzione penale base di 25 euro a 500 euro. Al Tuttavia, c'è la possibilità di emettere avviso tassato di 145 euro, se, e solo se, non viene superato il limite di 3 grammi, che, quando pagato, sospende la sanzione penale. Notuttavia, questo pagamento costituisce automaticamente la rinuncia a 3 grammi o meno di cannabis, che devono essere consegnati immediatamente all'ufficiale di polizia che ha emesso il preavviso pagato e che vengono poi distrutti.
In quantità superiori al limite di 3 grammi, l'autore del reato è trattato come uno spacciatore. È escluso l'uso della diffida e l'ufficiale di polizia deve redigere una denuncia ordinaria da trasmettere alla Procura della Repubblica, e poi possono essere decretate sanzioni penali più pesanti, secondo il diritto comune di procedura penale.
Giovani: protezione invece di persecuzione
Per quanto riguarda i minori, indipendentemente dalla quantità di cannabis coinvolta, è esclusa la possibilità di emettere una diffida tassata, come in tutte le altre materie che prevedono diffide tassate (es. e un minore non ha capacità giuridica di compromettere i suoi diritti). la Polizia predispone un verbale di polizia da inviare alla Procura della Repubblica e si applicano le procedure di common law in materia di tutela dei minori.
In considerazione degli elementi della causa, il giudice per i minorenni adotterà le opportune misure di deviazione, come la terapia o l'obbligo di seguire il programma “Scelta”. Il regolamento pone volutamente maggiore enfasi sulla protezione dei giovani che sul perseguimento penale dei minori. Per quanto riguarda i consumi in presenza di minori o insieme ad uno o più minori, rispettivamente a scuola, si tratta di circostanze aggravanti che sono e continueranno ad essere punibili penalmente.