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Francia: il progetto pilota sulla cannabis medica si estende per un altro anno

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Il 26 settembre doveva essere presentato il rapporto sul progetto pilota realizzato in Francia, riguardante la produzione di medicinali a base di cannabis. Tuttavia, le autorità sanitarie francesi hanno deciso di prolungare il progetto per un altro anno, in modo da consentire al settore nazionale di adattarsi per essere più competitivo. Le associazioni dei pazienti sono contrarie al provvedimento.

Secondo il portale di notizie newsweed.fr, la decisione imposta di estendere il progetto pilota è giustificata dal DGS con tre ragioni fondamentali: basso volume di prescrizioni, mancanza di dati economici, necessità di conformarsi alle discussioni europee. Tuttavia, lo stesso articolo rileva che il ministero dell'Interno potrebbe mostrare una certa resistenza alla legalizzazione dei medicinali generalizzata.

Il 26 settembre era prevista la presentazione al parlamento francese di una relazione sull'attuazione del progetto pilota iniziato lo scorso anno per la creazione di un mercato nazionale per la cannabis terapeutica. Era previsto uno dei tre scenari, con uno scenario di ritiro del progetto molto improbabile. L'industria sperava che la direzione generale della Sanità francese completasse il progetto pilota e di conseguenza aprisse il mercato ai restanti giocatori paesi europei, o estendere il progetto pilota.

La Direzione Generale della Sanità ha finito per prolungare il progetto per un altro anno, dopo aver comunicato la decisione all'agroindustria francese e alle associazioni di pazienti. In questo modo, il mercato francese continua a dipendere dalla sua produzione nazionale (e dalla conseguente trasformazione e approvazione dei prodotti) per soddisfare le esigenze dei pazienti. È solo alla fine del progetto pilota che, se si deciderà la legalizzazione della cannabis terapeutica, il mercato potrebbe includere altre aziende.

Rinvio raccomandato dall'agroindustria francese

La scorsa settimana, in attesa della presentazione della relazione sull'attuazione del progetto pilota, il newsweed.fr rende noto che una piccola nota inviata ai deputati da Santé France Cannabis. Si tratta di un'associazione che riunisce varie parti interessate che rappresentano il futuro settore della cannabis per uso medico in Francia e ha raccomandato, nella sua nota, "un rinvio" della legalizzazione della cannabis medica di un anno. 

Secondo i media francesi, nella nota si legge che “gli stakeholder nazionali riuniti al “Santé France Cannabis” propongono – come prevedono alcuni decisori pubblici – il rinvio di un anno della generalizzazione (della legge francese sulla cannabis medica), prevista per marzo 2023, in modo da concedere al settore il tempo necessario per organizzarsi”, conclude la nota.

Pazienti scontenti con ritardo

Le associazioni di pazienti non hanno tardato a far sentire la loro voce dopo l'annuncio della notizia dell'estensione del progetto pilota. In un comunicato, le associazioni hanno dimostrato escluso da tale decisione, mostrando alcuni segnali di disaccordo in merito al rinvio. L'Associazione Apaiser ha criticato nei suoi social network il primato dei criteri economici a scapito della qualità della vita dei pazienti. 

Secondo il portale NotizieWeed.Fr, che ha citato un comunicato alla stampa nazionale, le associazioni “si rammaricano profondamente di non essere state consultate, o addirittura informate, di tale decisione, prima che fosse diffusa alla stampa da un comunicato di rappresentanti del settore agroindustriale. Questo metodo è sintomatico della mancanza di considerazione da parte dei pazienti in questa decisione”.

 

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[Disclaimer: tieni presente che questo testo è stato originariamente scritto in portoghese ed è tradotto in inglese e in altre lingue utilizzando un traduttore automatico. Alcune parole potrebbero differire dall'originale e potrebbero verificarsi errori di battitura o errori in altre lingue.]

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Sono uno dei direttori di CannaReporter, che ho fondato insieme a Laura Ramos. Vengo dall'isola unica di Madeira, dove attualmente risiedo. Mentre ero a Lisbona alla FCUL studiando Ingegneria Fisica, sono stato coinvolto nella scena nazionale della canapa e della cannabis, avendo partecipato a diverse associazioni, alcune delle quali sono ancora membro. Seguo l'industria globale e in particolare i progressi legislativi relativi ai diversi usi della cannabis.

Sono contattabile via email all'indirizzo joao.costa@cannareporter.eu

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