Cannacasa – Associação do Cânhamo Industrial ha chiesto ieri al Consiglio dei ministri di sospendere l'Ordinanza 14/2022, pubblicata il 5 gennaio 2022, che ha stabilito nuove regole per la coltivazione della canapa in Portogallo, in quanto “molto dannosa per l'insediamento di una canapa industria in Portogallo”. Secondo l'associazione, l'ordinanza attuale contribuisce all'effetto opposto della "desiderabile differenziazione positiva della cultura", poiché la coltivazione della canapa è un'attività inquadrata nella Politica Agricola Comune, così come stabilito dalla normativa comunitaria sul mercato comune di prodotti agricoli. . CannaCasa ha inoltre chiesto al Garante e alla Procura Generale di chiedere l'esame dell'Ordinanza da parte della Corte Costituzionale.
“Siamo convinti che esista un effettivo danno diretto che deriva dall'istituzione di una superficie minima, dalla limitazione delle pratiche agronomiche, dalla limitazione delle densità di semina, dal divieto di pratica della coltivazione in serra, dall'obbligo di contratti commerciali per gli agricoltori, il divieto di pieno utilizzo dell'impianto”, afferma Cannacasa in un comunicato.
Al fine di garantire il pieno e legittimo accesso degli agricoltori all'industria della canapa industriale, “CannaCasa ha chiesto alla Presidenza del Consiglio dei ministri di sospendere tale atto o, in alternativa, di rimuovere i riferimenti alla canapa industriale (“cannabis per usi industriali”) in esso. contenuto”.
Hanno costituito il movimento anche CannaCasa, ACCIP – Associazione dei commercianti di canapa industriale del Portogallo e Lusicanna – Cooperativa della canapa “Uniti dalla canapa”, che intende mobilitare le parti interessate e adoperarsi per la revoca delle restrizioni imposte all'industria della canapa industriale.
Leggi qui la Lettera inviata da Cannacasa al Consiglio dei Ministri.
Mestiere 3 - PCM