Le regole della canapa industriale sono cambiate ancora una volta oggi con il pubblicazione dell'Ordinanza 64/2023 per aggiornare il limite di THC allo 0,3%, come era stato istituito dalla Commissione Europea nel dicembre 2021. L'emendamento del governo portoghese ha ignorato le richieste di agricoltori, commercianti e dell'intero settore della canapa, dimostrandosi piuttosto conservativo: si è limitato a recepire, con ritardo, la direttiva europea, aggiornando solo un comma. Il provvedimento sarebbe dovuto entrare in vigore il 1° gennaio 2023, ma siamo in Portogallo: l'Ordinanza è stata firmata da sei Ministeri e ci sono voluti più di due mesi per vedere la luce.
Il settore della canapa portoghese si è svegliato oggi con un nuovo cambiamento nelle normative per la coltivazione della canapa. L'ordinanza 64/2023, pubblicata nel Diário da República, ha semplicemente recepito, nella legislazione nazionale, le disposizioni del regolamento (UE) 2021/2115, che è stato approvato dal Parlamento europeo a dicembre 2021.
D'altra parte, il governo portoghese è stato prudente negli emendamenti, che non hanno contemplato il modifiche rivendicate dalle associazioni di settore, anche successivamente decisioni giudiziarie che indicano la canapa come prodotto non stupefacente.
Il ministro dell'Agricoltura è stato l'ultimo a firmare il documento
Il documento, sottoscritto dai sei ministeri deputati a disciplinare la materia, apporta il secondo emendamento all'art Ordinanza n. 83/2021, del 15 aprile, ovvero con l'aggiornamento degli adempimenti per il trattamento delle domande e delle procedure relative al rilascio delle autorizzazioni alla coltivazione della canapa industriale. Il documento ha attraversato i sei ministeri per quasi due mesi e ha modificato solo un paragrafo, proprio perché lo richiedeva l'Unione Europea. L'obiettivo è allineare le normative dei Paesi ai piani strategici che dovranno essere elaborati dagli Stati membri nell'ambito della Politica Agricola Comune (Pac), finanziata dal Fondo Europeo Agricolo di Garanzia e dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale.
Tuttavia, il settore della canapa, che ha anticipato la pubblicazione di un'ordinanza (le disposizioni del Regolamento europeo sono da recepire nella legislazione nazionale obbligatoria), ha così visto il legislatore perdere un'occasione per coniugare il recepimento delle normative europee con le richieste del settore. Il governo portoghese ha ignorato le rivendicazioni degli agricoltori, riguardanti l'imposizione di una superficie minima di coltivazione di 5.000 metri quadrati, la restrizione delle pratiche agronomiche, la limitazione delle densità di semina, il divieto della pratica della coltivazione in serra, l'obbligo di contratti commerciali agli agricoltori e il divieto di utilizzare tutte le parti della pianta, impedendo l'accesso ai fiori.
La modifica, operata dall'insieme dei Ministri dell'Amministrazione interna, della Giustizia, delle Finanze, dell'Economia e del Mare, della Salute e dell'Agricoltura, sembra essere stata avviata dal Ministro delle Finanze, il 10 gennaio 2023, essendo stata inviata al Ministro dell'Interno Amministrazione, 6 febbraio. Il documento ha ricevuto il parere del ministro della Giustizia solo il 20 febbraio. D'ora in poi è bastata poco più di una settimana perché il documento raccogliesse le firme del ministro dell'Economia, del ministro della Salute, con il ministro dell'Agricoltura responsabile dell'ultima firma per la successiva pubblicazione, avvenuta finalmente oggi.