I primi fiori di cannabis approvati da Infarmed sono disponibili nelle farmacie portoghesi dall'inizio di aprile, ma Tilray non rivela quale sia il coltivare o chemiovar dei fiori THC18 che sta vendendo in Portogallo, né ha ancora chiesto il suo co-pagamento. Il foglio informativo, messo a disposizione da Infarmed, contiene solo il contenuto di THC (18%) e CBD (<1%), ma per molti medici e pazienti è importante conoscere il profilo dei cannabinoidi e dei terpeni di questa sostanza, al fine di per adattare al meglio il trattamento alle diverse patologie e al modo di consumarlo.
Il Portogallo segue la stessa linea della Germania, dove vengono rivelati solo i livelli di THC e CBD.
Le informazioni sui composti rimanenti nell'impianto non vengono fornite all'utente. In Canada Tilray commercializza la genetica dei semi.
Cannareporter ha inviato domande a Tilray, trascritte con le rispettive risposte di seguito, e anche a Infarmed, che a partire da questa pubblicazione non ha risposto.
Le risposte di Tilray sono state inviate via e-mail da Rita Barata, Head of Marketing EMEA & Country Manager Iberia presso Tilray.
1 – Qual è il chemovar o cultivar dei fiori THC18?
Tilray, in quanto azienda del settore farmaceutico, in ottemperanza alla legge e al codice etico vigente di APIFARMA, non può fornire al grande pubblico informazioni specifiche sui prodotti.
2 – Dove si può consultare il certificato di analisi di questi fiori? Quali altri cannabinoidi e terpeni sono presenti?
I preparati e le sostanze a base della pianta di cannabis richiedono la presentazione di un dossier e la successiva approvazione dello stesso, da parte di INFARMED, IP Per dossier di qualità si intende la presentazione del modulo 3, del formato CTD (Common Technical Document), caratteristico della presentazione del farmaco. Viene comunemente indicato come modulo farmaceutico, che contiene tutte le informazioni sulla produzione e sul controllo qualità. Le informazioni che possono essere fornite ai pazienti sono contenute nel foglio illustrativo, che è disponibile attraverso gli appositi canali.
3 – Tilray ha già chiesto a Infarmed il contributo di questi fiori?
Riteniamo che il co-pagamento sia un passo fondamentale verso il raggiungimento di un accesso equo e lavoreremo in tal senso il più rapidamente possibile. Tuttavia, è ancora necessario conciliare il regime di rimborso esistente – naturalmente pensato per i medicinali – con la nuova realtà dei preparati e delle sostanze a base di pianta di cannabis.
4 – Quanti medici ha visitato Tilray per fornire formazione su questa nuova terapia? In quali ospedali?
Tilray svolge la propria attività promozionale ed educativa nel rispetto della normativa vigente e considera riservate tali informazioni strategiche.
5 – Quanti pazienti secondo lei potrebbero trarre beneficio da questo nuovo prodotto?
L'epidemiologia dei pazienti non controllati con terapie convenzionali nelle indicazioni approvate è incerta. Tuttavia, le prove disponibili indicano numeri ancora elevati, ad esempio nel dolore cronico da cancro e nel dolore neuropatico cronico. Per questa sostanza a base di pianta di cannabis a scopo medicinale, INFARMED ha approvato le seguenti indicazioni terapeutiche, nei casi in cui i trattamenti convenzionali non abbiano prodotto gli effetti attesi o abbiano provocato effetti avversi rilevanti:
- Spasticità associata a sclerosi multipla o lesioni del midollo spinale;
- Nausea, vomito (derivanti da chemioterapia, radioterapia e terapia combinata per HIV ed epatite C);
- Stimolazione dell'appetito nelle cure palliative di pazienti in cura oncologica o affetti da AIDS;
- Dolore cronico (associato a malattie oncologiche o del sistema nervoso, come dolore neuropatico causato da danno nervoso, dolore dell'arto fantasma, nevralgia del trigemino o dopo herpes zoster);
- Sindrome di Gilles de la Tourette
- Glaucoma resistente alla terapia
Spetta al medico curante valutare la situazione del paziente e, in base alle caratteristiche del preparato e/o della sostanza, deciderne l'uso ea quali condizioni, determinando se il paziente domiciliare possa beneficiare o meno di tale alternativa terapeutica. Ci auguriamo di garantire l'accesso a questa terapia al maggior numero di pazienti che ne hanno bisogno, secondo i criteri medici definiti.